Client: MM Lampadari
Year: 2022
Layla is the new table lamp designed by Serena Confalonieri as a result from her the collaboration with MM Lampadari, a lighting brand from the Veneto region. Its shape reminds the old oil lamps and nightstand lights, warm and reassuring objects that give the room an intimate atmosphere, recalling a domestic imaginary. The name Layla derives from the Arabic word ليلى (laylah) which means “night”, and suggests a use of the lamp in the most intimate spaces: it takes us company until the moment of sleep. These glass table lamps are handblown and characterized by curvy and cozy shapes. The finishes chosen by Serena Confalonieri diversify the upper part, transparent and monochromatic, from the lower one, opaque and striped. The lamp thus becomes entirely a lighting body: in the upper part the light is more direct, filtered only by the color of the transparent glass, while in the lower part the opaque glass allows only a part of it to pass, transforming itself into a translucent body. The result is a kaleidoscopic mix of colors, a perfect dialogue between form and decoration.
Ph. Stefania Zanetti
Frutto della collaborazione tra Serena Confalonieri e MM Lampadari, Layla è la nuova lampada da tavolo disegnata dalla designer per il brand di illuminazione veneto. Il profilo riprende la forma delle vecchie lampade ad olio e dei vecchi lumini da notte, oggetti caldi e rassicuranti che conferiscono alla stanza un’atmosfera intima, richiamando un immaginario domestico. Il nome Layla, infatti, deriva dal vocabolo arabo ليلى (laylah) che vuol dire “notte”, e suggerisce un utilizzo della lampada negli ambienti più intimi, accompagnando fino al momento del sonno. La collezione è realizzata in vetro soffiato ed è caratterizzata da forme morbide e accoglienti. Le finiture scelte da Serena Confalonieri gioca diversificando la parte superiore, trasparente e monocromatica, da quella inferiore bianca e opaca, a righe verticali colorate. La lampada diventa così interamente un corpo illuminante: nella parte superiore la luce è più diretta, filtrata solo dal colore del vetro trasparente, mentre in quella inferiore il vetro opaco ne lascia passare solo una parte, trasformandosi in un corpo traslucido caldo e avvolgente. Il risultato è un mix di colori caleidoscopico, un dialogo perfetto tra la forma e il decoro.
Ph. Stefania Zanetti