Year: 2023
In Lambrate district, one of the most interesting and dynamic in Milan, Serena Confalonieri opens the doors of her home: a two-story loft flooded with natural light, where she lives with her partner Marcello and Fausto, their Lakeland Terrier.
The designer’s multifaceted soul lives in this kaleidoscopic space, characterized by a resolute and eclectic personality, just like her. Within the same environment coexist both objects produced by design companies – Alpi, Ceramica Cielo, Gebrüder Thonet Vienna, l’Opificio, MyHomeCollection, MM Lampadari, Mohebban, Perennials, Saba, Sambonet, Very Simple Kitchen, Wall&Decò and Wilson&Morris – and self-productions , combined with others the designer is connected to by a strong emotional bond: pieces collected during travels, musical instruments, the art and masks gallery, old advertisements, a portrait of Fausto, travel guides and art books. The house becomes a mirror of Serena Confalonieri’s ironic personality, but also a warm and welcoming nest where she both preserves and creates memories.
Right from the entrance, the movement of the volumes – full and empty- and of the lines – straight and curved- is immediately striking: verticality and depth take on new meanings, in a stylistic balance that designs a contemporary and fluid way of life.
The different areas of the house are defined by the combination of materials – concrete, imperturbable and modern, and wood, warm and bright – and by the walls that Serena Confalonieri transforms into blocks of color thanks to Wilson&Morris mural paints.
The main area is the large open space that hosts the living space. The living room, imagined by the designer as a place to relax and draw inspiration: here, Pixel sofa by Saba, upholstered by Loop fabric by l’Opificio, stands out like a cloud and invites guests to feel at ease. Ring coffee table, also produced by Saba, becomes a support for board games and drinks during the moments of leisure.
Opposite the sofa, the large custom wall unit, entirely covered by Alpi surfaces from its Quadra collection in an oak finish, creates a continuous line that rises from the parquet floor up to the wall. The colorful art wall frames this large piece of furniture, where her self-productions such as Calypso glasses, Nebula bongs, and Masai vases stand.
Behind the sofa, the living area is connected directly to the kitchen; here we find Zdora collection’s kitchen and dining table, designed by Serena Confalonieri in collaboration with La Pietra Compattata and Very Simple Kitchen and the Baba armchairs designed by Serena Confalonieri for MyHomeCollection. As for the lighting , the designer chooses her Mata collection designed for MM Lampadari for the kitchen, her Tropicana hanging light designed for Houtique for the dining room, and her Lotus lamp designed for Mason Editions for the living room.
The industrial shelving in the living area collects a series of objects the owner of the house is very attached to: from the trays of her Kyma collection for Sambonet to the vintage typewriter by Olivetti, from pre-Columbian memorabilia to her Peanuts books collection, and to the vase with Lego flowers. Every detail of this house is linked to a moment or a personal memory, giving a glimpse of the designer’s most intimate soul.
The bedroom, on the mezzanine, hosts the lamps from her Layla collection, also by MM Lampadari: the two night lights are placed on either side of the handcrafted bed, above two bedside tables. Opposite the bed, the walk-in closet is hidden by a blue and white vertical striped curtain by Perennials’ Go To Stripe collection.
In contrast with the light shades of the rest of the house, the bathroom is characterized by very dark nuances, in shades of black and green. Here the pleated wooden cabinet with white sink and green ceramic plate from the Delfo collection, by Ceramica Cielo, stands out.
Serena Confalonieri’s new home takes the shape of a nest, a place where every corner jealously preserves a part of life while leaving room for everything that still has to happen in the future of the two owners.
Ph: Beppe Brancato
Nel quartiere di Lambrate, uno dei più interessanti e dinamici di Milano, Serena Confalonieri apre le porte della propria casa: un loft su due piani inondato di luce naturale, dove vive con il compagno Marcello e Fausto, il loro Lakeland Terrier.
L’animo poliedrico della designer rivive all’interno di questo spazio caleidoscopico, dalla personalità risoluta ed eclettica, proprio come lei. All’interno dello stesso ambiente convivono sia prodotti di aziende di design – Alpi, Ceramica Cielo, Gebrüder Thonet Vienna, l’Opificio, MyHomeCollection, MM Lampadari, Mohebban, Perennials, Saba, Sambonet, Very Simple Kitchen, Wall&Decò e Wilson&Morris – che autoproduzioni, accostati a oggetti dal forte legame affettivo: pezzi collezionati nel corso dei viaggi, strumenti musicali, la quadreria con maschere, vecchie pubblicità, un ritratto di Fausto, le guide dei viaggi e libri d’arte. La casa diventa così uno specchio del carattere ironico di Serena Confalonieri, risultando al tempo stesso un nido caldo e accogliente in cui poter custodire e creare ricordi.
Entrando, ciò che colpisce immediatamente è la danza di volumi, pieni e vuoti, e di linee, rette e curve: verticalità e profondità assumono nuovi significati, in un equilibrio stilistico che disegna un modo di vivere contemporaneo e fluido.
Le aree della casa sono definite dall’accostamento di materiali – il cemento, imperturbabile e moderno, e il legno, caldo e luminoso – e dalle pareti che Serena Confalonieri trasforma in blocchi di colore grazie alle vernici di Wilson&Morris.
La zona principale della casa è l’ampio open space che ospita la zona giorno. Il soggiorno, immaginato dalla designer come un luogo in cui rilassarsi e trarre ispirazione: qui, il divano Pixel di Saba rivestito con il tessuto Loop de l’Opificio campeggia come una nuvola e invita gli ospiti a sentirsi a proprio agio. Sempre di Saba, il tavolino Ring si presta a diventare appoggio per giochi di società e drink nei momenti di svago.
Di fronte al divano, il grande mobile a parete su disegno, interamente rivestito con le superfici Alpi della collezione Quadra in finitura rovere, crea una linea continua che sale dal pavimento in parquet fin sulla parete. Ad incorniciare il grande mobile, la coloratissima quadreria e, tra gli gli oggetti, le autoproduzioni dei bicchieri Calypso, dei bong Nebula e dei vasi Masai.
Alle spalle del divano la zona living si collega direttamente alla cucina senza soluzioni di continuità; qui troviamo la cucina e il tavolo della collezione Zdora, il progetto disegnato Serena Confalonieri in collaborazione con La Pietra Compattata e Very Simple Kitchen e le poltroncine Baba disegnate da Serena Confalonieri per MyHomeCollection. Per l’illuminazione la designer sceglie la collezione Mata disegnata per MM Lampadari per la cucina, la sospensione Tropicana disegnata per Houtique per la sala da pranzo e la lampada Lotus disegnata per Mason Editions per il salotto.
Il mobile nella zona living dal mood industriale raccoglie una serie di oggetti cui la proprietaria di casa è molto legata: dai vassoi della collezione Kyma per Sambonet alla macchina da scrivere vintage di Olivetti, dai cimeli precolombiani alle raccolte dei Peanuts, fino al vaso con fiori costruiti con i Lego. Ogni dettaglio di questa casa è legato a un momento o a un ricordo personale, restituendo nel complesso uno scorcio sull’animo più intimo della designer.
La zona notte, sul soppalco, ospita invece la collezione Layla, sempre di MM Lampadari: i due lumini da notte sono collocati ai lati del letto di fattura artigianale, sopra a due comodini. Di fronte al letto, la cabina armadio viene celata da un tendaggio a righe verticali bianche e azzurre di Perennials, dalla collezione Go To Stripes
In netta contrapposizione con le tonalità chiare del resto della casa, il bagno è caratterizzato da nuance molto scure, sui toni del nero e del verde. Spicca così il mobile in legno con lavabo bianco e piatto in ceramica verde della collezione Delfo, firmato Ceramica Cielo.
La nuova casa di Serena Confalonieri si configura così come un nido, un luogo dove ogni angolo conserva gelosamente una parte di vita lasciando al tempo stesso spazio per tutto ciò che ancora deve avvenire nel futuro dei proprietari.
Ph: Beppe Brancato